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L'Infanzia in Musica

GIOCHI E RIFLESSI DAL '900
L'INFANZIA IN MUSICA

  • Sophia Gubaidulina (1931) Musical Toys
  • Helmut Lachenmann (1935) Ein Kinderspiel
  • Gyögy Kurtág (1926) Játékok I
  • Mercedes Zavala (1963) Mirada
  • Stefano Procaccioli (1960) Quattro Grès per T.
  • Paolo Longo (1967) Jeux et Berceuses
  • Bent Lorentzen (1935) Five easy piano pieces
  • Toru Takemitsu (1930-1996) Piano pieces for Children

Intervista a Mercedes Zavala sobre Mirada

Il repertorio contemporaneo nella didattica pianistica a cura di Antonietta Loffredo En Musica e Scuola, Anno XX, n17, 15 ottobre 2006
Ho incontrato Mercedes Zavala, compositrice spagnola, nel corso di una tavola rotonda tenutasi a febbraio di quest’anno a Madrid, presso il Conservatorio profesional de Música Teresa Berganza, intitolata Música contemporánea en la pedagogia infantil de piano.
Ci accomunano sia l’interesse per la musica contemporanea sia le potenzialità didattiche che questa ha in sé. Colgo l’occasione per porre alcune domande alla compositrice che ci permette gentilmente di pubblicare due suoi lavori dedicati ai primi anni di studio del pianoforte.
Il primo brano è tratto da una raccolta intitolata “Mirada” e leggo nella prefazione che è il risultato della sua attività di insegnamento…
Sì, infatti non solo ogni brano è dedicato a un mio alunno, ma considero “Mirada”1 esemplificativo della mia relazione con la musica per bambini o per principianti in generale. Per me l’interesse nello scrivere musica per principianti ha molto a che fare con un pensiero estetico in base al quale complessità NON equivale a qualità. Nel passato la musica contemporanea ha significato troppo spesso complessità e difficoltà tecnica. Ora per noi compositori è tempo di sintetizzare il linguaggio e iniziare a scrivere partendo da presupposti differenti.
Il secondo brano, intitolato “Nieve sobre neve”, è tratto da una collezione di Haikus2. Visto quanto appena detto credo che il riferimento a questa forma poetica non sia affatto casuale…
Credo che la musica per bambini o per principianti oggi debba contemplare i seguenti aspetti: semplificazione/depurazione sia nella scrittura sia nella concezione musicale vera e propria. L’uso di una narrativa priva di retorica - ovvero l’idea pura, un unico gesto senza sviluppi - fa sì che quella dell’Haiku mi sembri una forma appropriata alla realizzazione di questo obiettivo. Al contempo, in quanto forma letteraria, essa apporta un’ immagine o un’ idea concreta, che qualche volta e per alcuni allievi può essere di notevole aiuto.
Ci sono altri obiettivi che ritiene importante perseguire nel momento in cui ci si appresti a scrivere, sapendo che i destinatari saranno giovani esecutori se non addirittura principianti?
Innanzitutto la ricerca di una forma che sia la più chiara possibile: uno degli obiettivi è quello di dare buoni modelli di composizione e di possibilità di comprensione della musica. Un ragazzo sveglio imiterà e capterà tutti i tipi di processi tecnici che sia in grado di intravedere (imitazioni, strutture, ripetizioni) e probabilmente tenterà di comporre a sua volta sotto questa influenza. Per questo motivo la musica per bambini deve essere della musica veramente ottima. In questa ottica il brano dovrebbe risultare un piccolo capolavoro,
(sempre che uno riesca a realizzarlo!), espressione di un pensiero musicalmente libero ma al contempo risultato di una meditata operazione mentale ed estetica. Gli alunni riconoscono molto bene la differenza tra musica “accademica” e musica concepita con creatività e intelligenza.Quindi per me è molto importante non scrivere semplicemente esercizi ma piccoli brani in cui gli elementi didattici esistano solo in funzione di obiettivi musicali.
Prima di salutarci, un’ultima considerazione fatta dalla compositrice e con la quale ci piace concludere…
Comunicare e ascoltare sono due elementi che appartengono alla musica in generale e che nella musica contemporanea possono costituire quasi una
sfida…In questo senso io do particolare importanza all’uso dei gesti dinamici, così come ai silenzi, all’attacco del suono ma anche al suo estinguersi…In realtà credo che tutto quanto detto fino ad ora per me abbia a che fare con il rispetto, rispetto per la nuova musica, rispetto per la musica fatta dagli altri, rispetto in generale per l’altro.
1 Mercedes Zavala, Mirada – Colección de piezas infantiles, 1990, Editada por Babelscores. Mercedes Zavala, Colección de Haikus- Para piano solo, 2002-2005, Editada por MusicaStudio