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LA IMAGEN DEL ESPEJO, para violín y piano. NOTAS AL PROGRAMA de 25 DE MAYO DE 2008


La imagen del espejo
Planto a la memoria de Mercedes Gironés
(2008)

Obra encargo de la Fundación Canal

Como indica el subtítulo de planto, la pieza está concebida según el procedimiento de los tradicionales lamenti barrocos: un esquema armónico-lineal de carácter descendente sustenta toda la pieza. Sobre esta base la música avanza mediante la intensificación expresiva y la acumulación del material, y contine referencias –inescrutables seguramente- a obras de Strozzi, Purcell, Prokofiev, Messiaen, Ustvolskaia y Gubaidulina.

La imagen del espejo, un cuento japonés también conocido como El espejo de Matsuyama, me sirvió de punto de partida para escribir este tardío homenaje a la memoria de mi madre, que dedico a Miguel Ángel Zavala, mi hermano.

Mercedes Zavala

PRIMERA GRABACIÓN MUNDIAL EN CD DE "MIRADA"

Giochi e Riflessi del '900
L'infanzia en Musica

Antonietta Loffredo graba en CD Mirada,
junto a otras colecciones de piezas infantiles de los años 90


Obras:
Sofia Gubaidulina Musical Toys
Helmut Lachenmann Ein Kinderspiel
Gyorgy Kurtág Játékok I
Mercedes Zavala Mirada
Stefano Procaccioli Quattro Grès per T.
Paolo Longo Jeux et Berceuses
Bent Lorentzen Five easy piano pieces
Toru Takemitsu Piano pieces for Children


Se puede comprar en Amazon o en Itunes

PHOENIX CLASSICS

(Antonietta Loffredo)

Carlos Apellániz estrena en México "Colección de Haikus"

Ciudad de México
19 de Febrero: Mesa redonda
Moderada por la compositora Hilda Paredes, y con la participación de los compositores Jesús Rueda, Ana Lara, César Camarero, Mercedes Zavala, José M. López López y Marcela Rodríguez.

20 de Febrero
Entre otras obras se interpretará
Colección de Haikus, de Mercedes Zavala

L'Infanzia in Musica

GIOCHI E RIFLESSI DAL '900
L'INFANZIA IN MUSICA

  • Sophia Gubaidulina (1931) Musical Toys
  • Helmut Lachenmann (1935) Ein Kinderspiel
  • Gyögy Kurtág (1926) Játékok I
  • Mercedes Zavala (1963) Mirada
  • Stefano Procaccioli (1960) Quattro Grès per T.
  • Paolo Longo (1967) Jeux et Berceuses
  • Bent Lorentzen (1935) Five easy piano pieces
  • Toru Takemitsu (1930-1996) Piano pieces for Children

Intervista a Mercedes Zavala sobre Mirada

Il repertorio contemporaneo nella didattica pianistica a cura di Antonietta Loffredo En Musica e Scuola, Anno XX, n17, 15 ottobre 2006
Ho incontrato Mercedes Zavala, compositrice spagnola, nel corso di una tavola rotonda tenutasi a febbraio di quest’anno a Madrid, presso il Conservatorio profesional de Música Teresa Berganza, intitolata Música contemporánea en la pedagogia infantil de piano.
Ci accomunano sia l’interesse per la musica contemporanea sia le potenzialità didattiche che questa ha in sé. Colgo l’occasione per porre alcune domande alla compositrice che ci permette gentilmente di pubblicare due suoi lavori dedicati ai primi anni di studio del pianoforte.
Il primo brano è tratto da una raccolta intitolata “Mirada” e leggo nella prefazione che è il risultato della sua attività di insegnamento…
Sì, infatti non solo ogni brano è dedicato a un mio alunno, ma considero “Mirada”1 esemplificativo della mia relazione con la musica per bambini o per principianti in generale. Per me l’interesse nello scrivere musica per principianti ha molto a che fare con un pensiero estetico in base al quale complessità NON equivale a qualità. Nel passato la musica contemporanea ha significato troppo spesso complessità e difficoltà tecnica. Ora per noi compositori è tempo di sintetizzare il linguaggio e iniziare a scrivere partendo da presupposti differenti.
Il secondo brano, intitolato “Nieve sobre neve”, è tratto da una collezione di Haikus2. Visto quanto appena detto credo che il riferimento a questa forma poetica non sia affatto casuale…
Credo che la musica per bambini o per principianti oggi debba contemplare i seguenti aspetti: semplificazione/depurazione sia nella scrittura sia nella concezione musicale vera e propria. L’uso di una narrativa priva di retorica - ovvero l’idea pura, un unico gesto senza sviluppi - fa sì che quella dell’Haiku mi sembri una forma appropriata alla realizzazione di questo obiettivo. Al contempo, in quanto forma letteraria, essa apporta un’ immagine o un’ idea concreta, che qualche volta e per alcuni allievi può essere di notevole aiuto.
Ci sono altri obiettivi che ritiene importante perseguire nel momento in cui ci si appresti a scrivere, sapendo che i destinatari saranno giovani esecutori se non addirittura principianti?
Innanzitutto la ricerca di una forma che sia la più chiara possibile: uno degli obiettivi è quello di dare buoni modelli di composizione e di possibilità di comprensione della musica. Un ragazzo sveglio imiterà e capterà tutti i tipi di processi tecnici che sia in grado di intravedere (imitazioni, strutture, ripetizioni) e probabilmente tenterà di comporre a sua volta sotto questa influenza. Per questo motivo la musica per bambini deve essere della musica veramente ottima. In questa ottica il brano dovrebbe risultare un piccolo capolavoro,
(sempre che uno riesca a realizzarlo!), espressione di un pensiero musicalmente libero ma al contempo risultato di una meditata operazione mentale ed estetica. Gli alunni riconoscono molto bene la differenza tra musica “accademica” e musica concepita con creatività e intelligenza.Quindi per me è molto importante non scrivere semplicemente esercizi ma piccoli brani in cui gli elementi didattici esistano solo in funzione di obiettivi musicali.
Prima di salutarci, un’ultima considerazione fatta dalla compositrice e con la quale ci piace concludere…
Comunicare e ascoltare sono due elementi che appartengono alla musica in generale e che nella musica contemporanea possono costituire quasi una
sfida…In questo senso io do particolare importanza all’uso dei gesti dinamici, così come ai silenzi, all’attacco del suono ma anche al suo estinguersi…In realtà credo che tutto quanto detto fino ad ora per me abbia a che fare con il rispetto, rispetto per la nuova musica, rispetto per la musica fatta dagli altri, rispetto in generale per l’altro.
1 Mercedes Zavala, Mirada – Colección de piezas infantiles, 1990, Editada por Babelscores. Mercedes Zavala, Colección de Haikus- Para piano solo, 2002-2005, Editada por MusicaStudio

COLECCIÓN DE HAIKUS (2002-2005- ) para piano solo

Mercedes Zavala
COLECCIÓN DE HAIKUS


Sobre la obra:

El pianista y compositor inglés Andrew Melvin, a su vuelta de Japón, fascinado con el fenómeno del Haiku, me propuso participar en los conciertos de la Toru Takemitsu Society de Londres con alguna pieza inspirada en esta exquisita y concisa forma poética.

Así, fueron surgiendo estas brevísimas miniaturas que desde 2002 he ido escribiendo y estrenando año tras año en estas peculiares sesiones londinenses de Haikus. Todas ellas ilustran un poema concreto y la mayoría son de difícil ejecución -salvo alguna de un nivel muy básico para niños o principiantes (como nieve sobre nieve)-, sobre todo porque requieren una extrema concentración tanto del oyente como del intérprete y una forma un tanto especial por parte de este último de abordarlas en el concierto. El antes y el después de cada pieza tienen una importancia crucial, al igual que ocurre en la lectura del Haiku poético.

Este trabajo comenzó en torno al año 2000 y aún sigue en proceso, pues no descarto incorporar nuevos haikus a la colección, o los escribo para diferentes instrumentos. La forma de pensar el haiku en música ha incidido de manera definitiva en mi manera de componer, y desde luego, en algunos títulos de mi catálogo que muestran, en ciertos aspectos, una febril influencia del arte y la estética nipona.


La mayoría están dedicados a mi amigo, pianista y compositor, Andrew Melvin, excepto "Fuji en el crepúsculo...", dedicado a Malcolm Singer, y "Nieve sobre nieve.", dedicado a Ana Vega Toscano.


Los textos:

  1. Canto del loro

roto por la campana.

Amanece (M.Z.)

  1. Tocan campanas:

dan las seis de la tarde

en todo el valle (M.Z.)

  1. Un clamor de campanas

alza el vuelo

de las golondrinas (M.Z.)

  1. En la campana del templo

posada, duerme

la mariposa! (Buson)

  1. Una mariposa

bregando sola

en el vendaval (Shiki)

  1. Fuji en el crepúsculo

entre los traseros alineados

de las ranas croantes (Issa)

  1. Diciendo “cuco, cuco”

durante toda la noche

¡al fin la aurora! (Chiyo)

  1. Sobre la nieve cae la nieve.

Estoy en paz. (Santôka)